Perché mangiare mortadella in gravidanza non è nocivo: ecco il motivo

Quando si è in dolce attesa si hanno sempre tanti timori su cosa mangiare che non faccia male al bambino. Oggi andremo a vedere se mangiare mortadella in gravidanza può essere una buona idea oppure no. 


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Possiamo cominciare dicendo immediatamente che la mortadella fa parte di quei salumi ritenuti “sicuri”, consentiti, pur con moderatezza, anche in gravidanza perché nella sua preparazione le carni sono cotte a una temperatura adeguata adinattivare il parassita della toxoplasmosi, un’infezione che nel periodo gestazionale può provocare danni gravi al feto. Pertanto via libera alla mortadella per mamma e bambino, ma con una grande accortezza per quel che riguarda la quantità. 

Nel periodo della gravidanza è infatti importante riuscire ad avere un regime alimentare ricco e differenziato, tenendo sotto controllo il peso e l’apporto energetico, a favore di una dieta diligentemente equilibrata. Per quanto concerne poi la mortadella, tale insaccato viene fatto con una base di carne suina raffinatamente macinata e mescolata con il lardo. Ne si trovano anche delle varianti di carne bovina o fegato.

Perché mangiare mortadella in gravidanza non è nocivo: ecco il motivo

Dal punto di vista nutrizionale, poi, 100 grammi di mortadella “normale”, circa due fette tagliate medio sottile, riescono a dare un apporto energetico di circa 310 calorie, con davvero pochi carboidrati, un discreto apporto proteico – circa il 20% – e l’80% di grassi. Proprio per la presenza di lipidi, del sodio e dei grassi saturi, il suggerimento è quello di non mangiare la mortadella più di due volte la settimana, per eludere possibili episodi di ipertensione o incremento di peso. 

Nei nove mesi di gestazione, difatti, è fondamentale stare attente a tutto quello che si porta in tavola e per tale motivo la dieta nel periodo gestazionale può avere un influsso positivo sulla crescita del bambino e sulla salute della futura mamma, con due norme “alimentari” ben precise: riuscire a mangiare sano ed evitare cibi crudi o poco cotti. La mortadella che si trova sul mercato è da considerarsi un alimento che deve creare ansia, grazie, come detto pocanzi, al processo di lavorazione ad alte temperature che fa fuori batteri e protozoi, compreso il Toxoplasma gondii, responsabile di gravi disfunzioni per il bambino. 

Fondamentale inoltre sempre controllare che la mortadella venga tagliata con un’affettatrice differente da quella impiegata per i salumi crudi o, per essere ancora più serene, privilegiare le vaschette preconfezionate. In conclusione, la mortadella è un alimento sicuro e nel momento in cui la si maneggia o qualsiasi altro salume, è sempre bene sciacquarsi le mani per fugare ogni pericolo di contaminazione.

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