Come fare l’acqua frizzante in casa: ecco il trucco della nonna

Oggi andremo a vedere come fare l’acqua frizzante in casa. Potremmo cominciare dicendo che da qualche anno a questa parte, è sempre più grande la richiesta di coloro che vogliono installare in casa propria dei rubinetti che siano capaci di purificare e filtrare l’acqua e renderla frizzante.


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Con questo sistema difatti, è possibile far sgorgare acqua potabile direttamente dal miscelatore senza avere l’effettivo bisogno di acquistare bottiglie che non soltanto sono scomode da portare, ma che sono anche causa dell’aumento nella generazione dei rifiuti casalinghi. La più grande parte delle persone infatti, è solita comprare bottiglie in plastica perché sono più leggere da portare rispetto a quelle in vetro, ma sono parecchio più inquinanti per colpa del materiale di cui si compongono.

Come fare l’acqua frizzante in casa: ecco il trucco della nonna

Nell’ottica di un pianeta più salvaguardabile, riuscire essere in grado di avere un rubinetto che produce acqua depurata sarebbe davvero perfetto. Sebbene questo tipo di miscelatori apportino solo benefici, sia da un punto di vista ambientale che di vita pratica, in parecchi sono ancora scettici riguardo il loro acquisto siccome le limitazioni riscontrano l’impossibilità di produrre acqua frizzante, apprezzata da molteplici consumatori. Se da un lato ciò può essere vero, è vero anche che ci sono svariati modi per produrre acqua frizzante in casa, anche se questa non può scendere direttamente dal rubinetto o quasi.

Difatti uno dei metodi più facili è quello che prevede l’impiego di bustine che racchiudono una soluzione che messa nell’acqua la rende gassata. Tale è il metodo più antico e veniva impiegato anche prima dell’arrivo delle bottiglie di acqua frizzante. Abbiamo poi il gasatore il quale è una macchina che si compone di una sezione a forma di bottiglia dove va messa l’acqua e di una parte superiore che permette di dare il tocco frizzante alla tua acqua.

Troviamo poi svariati tipi e modelli di gasatore, ci sono quelli manuali, che si avviano schiacciando un pulsante e non hanno bisogno di pile; quelli elettrici, che sono più funzionanti e consentono anche di avere funzionalità aggiuntive. I gasatori manuali si compongono di un tappo all’interno del quale si introduce una cartuccia comprendente l’anidride carbonica. Premendo un tasto quest’ultima viene rilasciata all’interno del liquido facendo divenire l’acqua effervescente.

Il comfort dei gasatori elettrici, all’opposto, sta nel fatto che è possibile regolamentare il livello di gasatura per gasare acqua a proprio gradimento. Infine, in diversi di questi si può anche trovare la funzione di purificazione dell’acqua integrata.

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